ARTICOLO RIVISTA 108Ya  I EDIZIONE 2019-2020

IL CENTRO STUDI , l’anima della ricerca lionistica


Dopo tre ore e 14 minuti di viaggio su un traballante e rumoroso treno regionale che mi porta a Rende, sono all’hotel Europa per la  riunione del centro Studi presieduta dal nostro governatore. Non so perché mi sento subito in un ambiente che considero familiare, sto bene e provo un particolare piacere nel rivedere e ritrovarmi con gli altri componenti del centro studi ,miei compagni di viaggio ed eredi oltre che testimoni del patrimonio di studi e di ricerche svolte negli anni dal CS ( uso un acronimo,caro al grande Osvaldo De Tullio,padre dei Quaderni del Lionismo e quindi in un certo senso con Giuseppe Taranto,anche  dei centri studi italiani)  che rappresenta l’anima della ricerca lionistica,I centri studi sono l’espressione di un momento culturale di pensiero anzi di approfondimento del pensiero e sono formati in genere o dovrebbero essere formati da soci che disprezzando quello slogan che tanto successo ha ancora oggi,”prima prassi, poi il pensiero”sanno fin troppo bene che esiste una categoria astratta lontana dagli schemi di vita dei più  che sono il pensiero e il sapere.  E noi nei CS lavoriamo ben consapevoli che il sapere è importante tanto che il sapere a metà significa non sapere significa ignoranza.Per questo il Centro studi come tutti i centri studi degli altri distretti italiani con i quali ci incontriamo ormai tutti gli anni (e questo è merito del distretto 108Ya che da anni coordina ed organizza questi incontri a Roma sotto L egida del Presidente del Consiglio dei Governatori) si occupa e studia proposte concrete che sono proposte di principi,che attengono alle esigenze morali,cioè riguardano il campo dell’ astrazione,delle regole di vita,che sono da anni la materia principale di cui si è occupato e si occupa il Centro studi.Perchè i centri studi nati dalle radici umanistiche tipicamente italiane prima degli altri hanno intuito l’esigenza di studiare temi scottanti che riguardano la società civile giacchè i distretti hanno bisogno di una struttura necessaria , che svolga anche il ruolo non facile di coscienza critica della società  italiana , come affermava  il PIP Pino Grimaldi  ,che rivendicava all’associazione la funzione di “diagnosticare e prospettare soluzioni per tutti quelli storti modi di essere della società dei quali ogni giorno ci lagniamo.”, funzione che si rivela tuttora indispensabile. In quanto Comitato Permanente di discussione, informazione e divulgazione, il Centro Studi ha lo scopo di favorire una coscienza associativa tale da consentire ai Soci di trovare un giusto ruolo nella complessa società moderna, per stare al passo con i tempi, cercando di percepire le nuove povertà, le nuove opportunità, i nuovi rischi e le necessità del prossimo.Inoltre , come struttura  funzionale e di supporto all’associazione  il CS lavora per sviluppare quei comportamenti che rappresentano nel modo migliore i valori  condivisi nel codice dell’etica lionistica, per rispondere alle necessità del territorio,stimolando azioni che coinvolgano tutti i soci in modo da farli sentire fondamentali e personalmente responsabili  per la realizzazione del bene collettivo.

In pratica il CS studia e ricerca soluzioni per  coordinare una task force atta a  creare uno spirito associativo per una politica di vero servizio alla comunità,che solo i Lions per statuto,per i valori tramandati, per le attività svolte,possono e devono  sostenere e realizzare.

Ma il CS oltre ad essere l’organo di elaborazione della cultura lionistica distrettuale,è anche  l’Osservatorio permanente dell’azione lionistica nel Distretto. Il Centro individua, studia e approfondisce problematiche lionistiche e sociali, elaborando e aggiornando documenti programmatici e/o propositivi che costituiscano strumenti utili per l’impostazione delle attività del Distretto e dei Clubs ,studiando e ricercando strategie e idee innovative per migliorare il bilancio sociale dell’attività lionistica del Distretto .

Il nostro centro studi avviato da anni,ma anche per anni sottovalutato oggi dopo un accurato restyling informatico con un sito tutto nuovo  e ricco di notizie a tutto tondo, ( www.centrostudi108ya.com)  dopo una faticosa ricerca della memoria storica per raccogliere e preservare dal oblio i lavori svolti dai precedenti gruppi di lavoro,sta lavorando su input del nostro Presidente nonché Governatore a temi che riguardano valori fermi senza i quali la società è destinata a veder cambiare la visione del mondo perché senza regole morali che ovviamente limitano la libertà del singolo nell’ interesse generale il nostro mondo sarebbe trascinato  alla deriva morale. Quindi siamo al lavoro per  costruire un codice etico- comportamentale della comunicazione che  insegni che tutte le comunicazioni devono essere inviate nel rispetto dei principi di osservanza della legge e dei regolamenti, di imparzialità, onestà, correttezza e buona fede e degli altri principi etici affermati nel codice dell’etica lionistica ;niente può giustificare una condotta contraria ai principi di correttezza e di onestà;tutti i messaggi  devono essere improntati alla massima correttezza gestionale, alla completezza e trasparenza delle informazioni, alla legittimità sotto l'aspetto formale e sostanziale ed alla chiarezza e verità dei riscontri ; le  informazioni dovranno essere complete, trasparenti, comprensibili ed accurate.Ci occuperemo anche  sempre su richiesta del nostro Governatore di studiare uno schema-tipo di protocollo d’intesa cioè di come si stila  un atto di governance stipulato tra soggetti pubblici e privati  che a differenza dell’accordo di programma molto più vincolante, convergono su un progetto da realizzare di comune accordo ed impegna le parti a seguire un medesimo indirizzo.Tanti altri sono e saranno argomenti e temi della nostra ricerca e degli studi che intraprenderemo , cercando sempre di coniugare la teoria con la pratica ,perché come diceva Sartre “La separazione tra teoria e pratica ebbe come risultato di trasformare questa in un empirismo senza princìpi e quella in un sapere puro e cristallizzato “, concetto già espresso con elegante semplicità già da Protagora (La pratica senza la teoria è cieca, come cieca è la teoria senza la pratica). Infatti se è vero che celebrando i CS noi celebriamo il sapere, come ebbe a scrivere il PDG De Tullio, è anche  vero che pur amando e volendo estendere a tutti i nostri valori, non lo facciamo mai a danno della concretezza .

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